Il termine elastotaping o kinesio taping è di origine inglese e significa "nastro adesivo elastico". In effetti, si tratta proprio di questo: un cerotto adesivo colorato che viene applicato sulla zona in cui c'è un disturbo muscolare oppure ortopedico da curare. Il "cerotto" è elastico e, applicato correttamente con una precisa trazione sulla parte infortunata, permette di alleviare il problema.
Il metodo è stato introdotto in Giappone negli anni settanta dal chiropratico Kenzo Kase e si è poi diffusa negli Stati Uniti. In Italia è approdata circa dieci anni fa, in ambito sportivo, ma ha iniziato a fare parlare di sé soprattutto in occasione degli ultimi mondiali di calcio, poiché molti calciatori lo hanno utilizzato. Il kinesio taping è però usato anche da altri sportivi, dai tennisti ai nuotatori, a quelli che praticano atletica leggera, palla a volo o marcia.
Il fatto che l'elastotaping sia un cerotto potrebbe far pensare che si avvalga di qualche sostanza farmaceutica, con effetti antidolorifici e antinfiammatori, come i cerotti medicati che si usano, per esempio, per il torcicollo e gli strappi muscolari. Non è così: l'efficacia dell'elastotaping è tutta di tipo meccanico.
Il kinesio taping si basa quindi sull’applicazione di particolari cerotti elastici e seguono la lunghezza del muscolo e del tendine per supportarne e proteggerne il movimento e, tramite l’azione compressiva, favorire il riassorbimento di piccoli edemi. Inoltre salvaguardano le articolazioni.
Anche la circolazione linfatica può essere stimolata con il nastro: posizionato in punti specifici aiuta quindi a diminuire i gonfiori e le infiammazioni che sono dovute proprio alla stasi dei liquidi. Infine può favorire il giusto allineamento delle articolazioni quali ginocchio, caviglia, polso, spalla. Anche il colore ha la sua funzione. Rosso, blu, nero, beige potenziano l'effetto meccanico della tensione rifacendosi ai principi della cromoterapia.
Il colore rosso richiama calore, quindi sangue: è adatto per aumentare l'afflusso di sangue in una zona. Quindi è utile nelle contratture muscolari e nel mal di schiena, disturbi che migliorano con il calore. L'azzurro, invece, rinfresca: è adatto per alleviare le infiammazioni, il dolore e i gonfiori. Il beige ha una funzione psicologica perché mimetizza la zona del dolore, quindi spinge la persona ad utilizzare l'articolazione, favorendone la mobilità. Il nero, infine, aumenta il trofismo muscolare.
Insomma, permettono di muoversi meglio, più liberamente, con meno rischi di infortuni e alleviando eventuali dolori muscolari e contratture. Ovviamente tali fasce adesive non vanno messe sul corpo a casaccio ma devono essere applicate da un terapista esperto, che abbia seguito appositi corsi. Sconsigliato, quindi, il fai da te e il tenerli per troppo tempo: spesso vengono applicate per il tempo della prestazione sportiva e anche in ambito non sportivo hanno una durata di qualche ora, dieci o dodici. Inoltre dobbiamo tenere conto di fattori quali la sudorazione, che possono provocarne l’allentamento o il distacco, e, comunque, si devono togliere al momento di lavarsi.
Non presentano, invece, controindicazioni particolari, se non quando la pelle non è sana, a causa di ferite ed escoriazioni, fermo restando che, ovviamente, non sono la panacea di tutti i mali. Nel caso di edemi profondi o lesioni significative, quindi, occorre sottoporsi a terapie più specifiche.

